Comunicazione tra piante

“Piante e bestie recano i segni della salvezza come l’uomo quelli della perdizione. Questo è vero per ciascuno di noi, per l’intera specie, accecata e vinta dall’esplosione dell’Incurabile.”

— Emile Michel Cioran

Le piante non sono solo organismi inerti, ma anche creature capaci di comunicare tra loro in modo segreto. Questa forma di comunicazione è stata a lungo ignorata dalla scienza, ma negli ultimi anni gli studi hanno dimostrato che le piante hanno un linguaggio tutto loro. In questo articolo, esploreremo i meccanismi di comunicazione delle piante, analizzando il ruolo degli stomi come naso della pianta per rilevare il pericolo, il linguaggio chimico usato per comunicare tra le piante, i risultati di esperimenti innovativi sulla comunicazione vegetale, il ruolo delle cellule di guardia come vere sentinelle della pianta e infine, le reazioni istantanee e gli adattamenti sorprendenti delle piante in azione. Scopriremo come le piante siano creature affascinanti e complesse che meritano di essere studiate con attenzione.

Gli stomi: il naso delle piante per rilevare il pericolo

Gli stomi sono i pori presenti sulla superficie delle foglie delle piante che permettono lo scambio di gas, come l’ossigeno e il biossido di carbonio. Tuttavia, questi piccoli fori non svolgono solo questa funzione, ma agiscono anche come un vero e proprio naso della pianta, rilevando le sostanze chimiche presenti nell’aria circostante. In particolare, gli stomi sono in grado di percepire la presenza di pericoli come gli attacchi dei parassiti o l’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’aria. Una volta individuato il pericolo, la pianta può attivare i meccanismi di difesa, come la produzione di sostanze chimiche repellenti per gli insetti o l’aumento della produzione di clorofilla per far fronte a una maggiore esposizione alla luce solare. La comprensione del ruolo degli stomi nella comunicazione delle piante sta aprendo nuove possibilità per la protezione delle colture e la salvaguardia dell’ambiente.

Struttura di una foglia.

Un linguaggio chimico: la comunicazione tra le piante

La comunicazione tra le piante è un fenomeno affascinante e complesso che avviene attraverso un linguaggio chimico. Le piante sono in grado di rilevare le sostanze chimiche presenti nell’ambiente circostante e di rispondere di conseguenza. Ad esempio, quando una pianta viene attaccata da un parassita, rilascia sostanze chimiche che avvertono le altre piante della presenza del pericolo. Questo meccanismo consente alle piante vicine di prepararsi alla difesa o di produrre sostanze repellenti per allontanare l’invasore. Inoltre, le piante possono anche comunicare attraverso l’emissione di feromoni, sostanze chimiche che influenzano il comportamento di altre piante o organismi. Questa forma di comunicazione chimica tra le piante dimostra la loro straordinaria capacità di adattarsi e interagire con l’ambiente circostante.

Esperimenti innovativi: alla scoperta dei meccanismi di comunicazione

Gli esperimenti innovativi sono alla base della scoperta dei meccanismi di comunicazione tra le piante. I ricercatori si sono impegnati nel cercare di comprendere come avvenga questa comunicazione e quali segnali vengano scambiati tra le diverse specie vegetali. Uno degli approcci più interessanti è stato l’utilizzo di tecniche molecolari avanzate, come l’analisi del trascrittoma (viene definito trascrittoma la totalità degli RNA trascritti a partire da un genoma), per identificare i geni coinvolti nella comunicazione tra le piante. Inoltre, sono stati condotti esperimenti di manipolazione genetica per studiare gli effetti delle variazioni genetiche sulla comunicazione tra le piante. Questi studi hanno rivelato l’esistenza di complessi meccanismi di segnalazione chimica e ormonale che permettono alle piante di scambiarsi informazioni sulle condizioni ambientali e sul pericolo imminente. Grazie a questi esperimenti innovativi, siamo sempre più vicini a comprendere la rete intricata di comunicazione che esiste nel regno vegetale.

La rete delle piante.

Cellule di guardia: le vere sentinelle della pianta

Le cellule di guardia sono le vere sentinelle delle piante. Si trovano principalmente nella superficie inferiore delle foglie e hanno la funzione di regolare l’apertura degli stomi, i pori attraverso i quali la pianta respira. Le cellule di guardia sono in grado di percepire diversi stimoli ambientali, come luce, temperatura, umidità e anidride carbonica, e di adattarsi alle variazioni del loro ambiente. Inoltre, queste cellule sono in grado di rilevare la presenza di patogeni e insetti nocivi, attivando meccanismi di difesa della pianta come la produzione di sostanze chimiche tossiche o l’invio di segnali alle altre parti della pianta per avvisarle del pericolo imminente. Grazie a queste incredibili capacità, le cellule di guardia svolgono un ruolo fondamentale nella sopravvivenza delle piante e nella loro capacità di adattarsi all’ambiente circostante.

Piante in azione: reazioni istantanee e adattamenti sorprendenti

Le piante sono in grado di reagire in modo istantaneo e di adattarsi alle situazioni ambientali in maniera sorprendente. Ad esempio, molte specie di piante hanno la capacità di muoversi rapidamente per evitare il contatto con insetti nocivi o per catturare le loro prede. La pianta carnivora Dionaea muscipula è in grado di chiudere le sue foglie a trappola in meno di un secondo quando una preda tocca i suoi peli sensoriali. Altre piante, come la Mimosa pudica, sono in grado di piegarsi e ritrarre le foglie al minimo contatto. Inoltre, le piante sono in grado di adattarsi alle condizioni ambientali, modificando la forma delle loro foglie o il loro tasso di crescita. Ad esempio, alcune piante crescono più velocemente quando vengono danneggiate da erbivori per compensare la perdita di tessuto. Questi adattamenti dimostrano che le piante non sono organismi passivi ma interagiscono attivamente con il loro ambiente circostante.

Fig. a-f Autofluorescenza UV distintiva associata alle cellule di guardia in tre specie vegetali, C. communis (a, b), Z. mays (c, d) e V. faba (e, f). Le strisce epidermiche sono state visualizzate con un microscopio Microphot FXA (Nikon) illuminato con una lampada a mercurio in presenza di un filtro di eccitazione da 365/10 nm.

Jones, L., Milne, J.L., Ashford, D. et al. A conserved functional role of pectic polymers in stomatal guard cells from a range of plant species. Planta 221, 255–264 (2005). https://doi.org/10.1007/s00425-004-1432-1

In conclusione…

Attraverso la scoperta di meccanismi di comunicazione sorprendenti, come gli stomi, i linguaggi chimici e le cellule di guardia, abbiamo gettato uno sguardo affascinante nel regno vegetale. Le piante sono creature viventi complesse che possiedono sistemi sofisticati per rilevare il pericolo e adattarsi alle loro circostanze. Questa comunicazione segreta ci sfida a rivalutare la nostra percezione delle piante come esseri passivi e immobili. Cosa potremmo ancora scoprire su questo mondo nascosto? Quali altre forme di comunicazione e adattamenti sorprendenti potrebbero esistere tra le piante? Forse questa ricerca potrebbe portarci a una maggiore comprensione dell’interconnessione e dell’intelligenza della natura che ci circonda. Siamo solo all’inizio di un’avventura emozionante nell’esplorazione del regno vegetale e delle sue meraviglie comunicative.

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