Sale iodato
L'Italia è diventata iodiosufficiente grazie alla promozione dell'uso del sale iodato, come dimostrato dallo studio coordinato dall'Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodioprofilassi in Italia (Osnami) dell'ISS. Questo studio conferma la sicurezza e l'efficacia della strategia adottata nel nostro Paese per combattere la carenza di iodio, che ha portato alla scomparsa del gozzo endemico. Tuttavia, nonostante i risultati positivi, esistono ancora alcune criticità nella nutrizione iodica in gravidanza. In questo articolo esploreremo i dettagli dello studio e le sfide che rimangono da affrontare per garantire una nutrizione adeguata di iodio a tutti i cittadini italiani.

“Il dottore del futuro non darà medicine, ma invece motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo, alla dieta, ed alla causa e prevenzione della malattia.”

— Thomas Alva Edison

L’Italia è diventata iodiosufficiente grazie alla promozione dell’uso del sale iodato, come dimostrato dallo studio coordinato dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodioprofilassi in Italia (Osnami) dell’ISS (Istituto superiore di sanità). Questo studio conferma la sicurezza e l’efficacia della strategia adottata nel nostro Paese per combattere la carenza di iodio, che ha portato alla scomparsa del gozzo endemico. Tuttavia, nonostante i risultati positivi, esistono ancora alcune criticità nella nutrizione iodica in gravidanza. In questo articolo esploreremo i dettagli dello studio e le sfide che rimangono da affrontare per garantire una nutrizione adeguata di iodio a tutti i cittadini italiani.

La promozione dell’uso del sale iodato ha portato a una forte diminuzione dei rischi legati alla carenza di iodio

La promozione dell’uso del sale iodato in Italia ha avuto un impatto significativo nella riduzione dei rischi legati alla carenza di iodio. Grazie a questa iniziativa, il numero di casi di carenza di iodio è diminuito in modo significativo nel paese. Lo studio coordinato dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodioprofilassi in Italia (Osnami) dell’ISS ha confermato la sicurezza di questa strategia. L’aggiunta di iodio al sale comune ha dimostrato di essere un efficace mezzo per garantire un adeguato apporto di iodio nella dieta della popolazione italiana. Questo ha contribuito a migliorare la salute generale e a prevenire le patologie associate alla carenza di iodio, come il gozzo endemico. La promozione dell’uso del sale iodato è quindi un importante passo avanti nella tutela della salute pubblica in Italia.

“Sale marino, salgemma, sale da cucina, sale iodurato, sale iodato: iodio dove e perché?” – Patrizia R. Mussini e Claudia Dragonetti – Dipartimento di Chimica – Università degli Studi di Milano.

Sicurezza confermata dallo studio coordinato dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodioprofilassi in Italia (Osnami) dell’ISS

Lo studio coordinato dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodioprofilassi in Italia (Osnami) dell’ISS ha confermato la sicurezza dell’uso del sale iodato nella prevenzione dei disturbi causati dalla carenza di iodio. Grazie alla promozione dell’uso del sale iodato, infatti, si è registrata una forte diminuzione dei rischi legati alla carenza di iodio, come il gozzo endemico e i disturbi cognitivi. Lo studio ha inoltre evidenziato che in Italia la prevalenza dell’uso del sale iodato è molto alta, anche se c’è stata una riduzione del consumo di sale negli ultimi anni. Nonostante questi risultati positivi, il monitoraggio della nutrizione iodica in gravidanza ha messo in luce alcune criticità ancora presenti. Tuttavia, l’Italia può considerarsi iodiosufficiente e questo rappresenta un importante traguardo per la salute pubblica del Paese.

Prevalenza dell’uso del sale iodato e riduzione del consumo di sale

La promozione dell’uso del sale iodato ha avuto un impatto significativo sulla prevalenza dell’uso di questo tipo di sale in Italia, contribuendo contemporaneamente alla riduzione del consumo complessivo di sale. Secondo lo studio coordinato dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodioprofilassi in Italia (Osnami) dell’ISS, la diffusione del sale iodato è stata una strategia efficace per contrastare la carenza di iodio nel paese. L’introduzione del sale iodato come norma nella dieta quotidiana ha portato ad un aumento considerevole della sua utilizzazione, garantendo così una maggiore assunzione di iodio tra la popolazione. Inoltre, si è notata una riduzione generale del consumo di sale, il che ha effetti positivi sulla salute pubblica, poiché l’eccessivo consumo di sale è associato a malattie cardiovascolari. Questi risultati indicano che l’adozione dell’uso del sale iodato può essere considerata un successo nella promozione della nutrizione iodica e nella riduzione dei rischi correlati alla carenza di iodio in Italia.

Campagna Italiana Contro la Carenza di Iodio in Pediatria (CICCIP) a cura della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP).

Il gozzo endemico è un problema del passato in Italia

Grazie alla promozione dell’uso del sale iodato, il gozzo endemico è diventato un problema del passato in Italia. Il gozzo endemico è una malattia della tiroide causata dalla carenza di iodio, che colpisce principalmente le popolazioni che vivono lontane dal mare. In passato, molte zone dell’Italia erano considerate endemiche per il gozzo, ma grazie all’introduzione del sale iodato nel 1954, la situazione è cambiata radicalmente. Oggi, la maggior parte delle regioni italiane ha un’adeguata quantità di iodio nella dieta, e il gozzo endemico non rappresenta più una preoccupazione per la salute pubblica. Tuttavia, ci sono ancora alcune criticità nella nutrizione iodica in gravidanza, e per questo motivo è importante continuare a promuovere l’uso del sale iodato e monitorare costantemente i livelli di iodio nella dieta della popolazione italiana.

Criticità ancora presenti nella nutrizione iodica in gravidanza

Nonostante i risultati positivi dello studio Osnami-ISS che confermano la sicurezza dell’uso del sale iodato in Italia, esistono ancora alcune criticità legate alla nutrizione iodica durante la gravidanza. Infatti, secondo il rapporto, una parte significativa delle donne in stato interessante non raggiunge ancora l’apporto raccomandato di iodio attraverso la dieta. Questa carenza può comportare gravi conseguenze per lo sviluppo neurologico del feto, compromettendo il suo quoziente intellettivo e aumentando il rischio di ritardi cognitivi. Pertanto, è fondamentale sensibilizzare le donne in gravidanza sull’importanza di una corretta assunzione di iodio e promuovere l’uso del sale iodato come fonte principale di questo nutriente essenziale. Inoltre, è necessario monitorare attentamente l’apporto di iodio durante la gestazione e intervenire tempestivamente in caso di carenze per garantire una salute ottimale sia per la madre che per il bambino.

Lopes-Pereira, M., Roque, S., Costa, P. et al. Impact of iodine supplementation during preconception, pregnancy and lactation on maternal thyroid homeostasis and offspring psychomotor development: protocol of the IodineMinho prospective study. BMC Pregnancy Childbirth 20, 693 (2020). https://doi.org/10.1186/s12884-020-03376-y

In conclusione…

In Italia la promozione dell’uso del sale iodato ha portato a risultati positivi nella prevenzione dei rischi legati alla carenza di iodio. Lo studio coordinato dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodioprofilassi in Italia (Osnami) dell’ISS ha confermato la sicurezza di questo metodo e la riduzione del consumo di sale. Il gozzo endemico è ormai un problema del passato nel nostro paese, ma rimangono ancora criticità nella nutrizione iodica durante la gravidanza. È importante riflettere su come promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alla corretta assunzione di iodio, specialmente tra le donne in gravidanza. Inoltre, è fondamentale continuare a monitorare la situazione per garantire che la popolazione italiana continui a essere iodiosufficiente anche in futuro. La ricerca scientifica può fornire indicazioni importanti per affrontare questo tema, ma è necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni e della società civile per garantire la salute di tutti i cittadini.

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