Un mix di nuova e vecchia tecnologia per portare connessione e comunicazione nelle aree meno densamente popolate d’Italia
WINDTRE e Iliad Italia hanno dato ufficialmente vita a Zefiro Net s.r.l., la Joint Venture (accordo fra aziende, anche di diversa nazionalità, per realizzare un determinato progetto, in tempi limitati, con divisione dei rischi e degli utili) detenuta al 50% dai due operatori telefonici italiani e che avrà il compito di gestire e sviluppare in maniera congiunta le rispettive reti mobili, anche 5G, nelle aree meno densamente popolate d’Italia.
Non si tratta della creazione dell’ennesimo operatore telefonico sul mercato (ricordo che ne esistono già 5 possessori della propria rete ed altri 26 considerati virtuali perchè operano in appoggio, “affittando” le reti già esistenti) ma di una soluzione di potenziamento per le infrastrutture già esistenti dei due operatori coinvolti.
Come annunciato dai due operatori con il comunicato congiunto del 3 Gennaio 2023, Zefiro Net S.r.l. ha acquistato la proprietà e la gestione tecnica, per conto dei due soci (WINDTRE e Iliad Italia), dell’infrastruttura fisica che consente la fornitura di servizi radiomobili in un’area in cui risiede circa il 26,8% della popolazione italiana.
Prima di parlare di 5G e della sua attuale scarsa copertura è meglio osservare dalla mappa soprastante la copertura del suo predecessore, ovvero il 4G, seppur con i dati del 2019 la situazione non è variata di molto.
Il progetto sembra quindi calzare a pennello in un’Italia totalmente frammentata nella sua interezza e suddivisa per celle più o meno dense di popolazione. Il progetto permetterà a WINDTRE di ottimizzare i costi a lungo termine su una parte della rete dedicata a servire aree meno popolate e meno redditizie, mentre ad iliad di avere accesso ad una parte di rete già pronta. La nuova società ha un business plan di lungo periodo, cioè di 25 anni, e il piano della nuova società è già stato progettato per i prossimi 5 anni.
Purtroppo come per quanto riguarda l’operazione di cablaggio della fibra ottica in Italia, anche in questo caso si parla di progetti a lungo termine; ma siamo in un’epoca di continua rivoluzione ed innovazione tecnologica, quindi è lecito chiedersi: il 4/5G tra cinque anni sarà ancora in voga oppure sostituito da qualche suo successore? Il fatto che il 6G sia in fase sperimentale da qualche anno darebbe risposta positiva a questo dubbio.
Personalmente preferisco la soluzione di Starlink, ovvero la rete satellitare di Elon Musk; ovviamente si tratta di un mio parere e nonostante sostenga la soluzione di Musk, ritengo ancora eccessiva la tariffazione mensile.
Sono due tecnologie totalmente diverse, però essendo la rete satellitare già attiva e con buona copertura a livello mondiale, avrei deciso per un diverso investimento.